HORIZONS

Era una sera d’estate e stavamo passeggiando lungo il lago. Emma si è allontanata ed è andata a sedersi su un piccolo molo a guardare il sole tramontare.
Mi sono emozionata: mi sono chiesta cosa ci fosse per lei all’orizzonte; in che mondo avrebbe camminato; che persona sarebbe diventata; quali valori l’avrebbero guidata.
Non ho potuto che provare un gran senso di speranza, e il bisogno - come madre, come adulto, come individuo - di coltivare quella speranza, continuando a interrogare l’orizzonte.
Nella mia esperienza artistica raramente ho portato positività. Piuttosto, nell’arte ho teso a trovare rifugio nei momenti bui, l’ho spesso resa un luogo dove esprimere paure e frustrazioni.
Ho dovuto necessariamente rimettere in discussione il mio di approccio. Mi sono dovuta chiedere cosa volessi esprimere, condividere, trasmettere, e a quale fine.
HORIZONS per me è un’alba, un atto di fiducia nel possibile, un invito a ricordarmi, quando interrogo l'orizzonte, che ho un ruolo nel plasmarlo nel presente.
Lucrezia B. Fenoaltea Pièche